15 luglio 2018

Ruffini: collaborazione tra Amecea e Dicastero Comunicazione

Il Prefetto del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede invia un messaggio ai membri delle Conferenze Episcopali dell’Africa Orientale (Amecea), riuniti ad Addis Abeba, in Etiopia, per la loro 19.esima Assemblea Plenaria

Barbara Castelli ed Emanuela Campanile – Città del Vaticano

 

La Chiesa in Africa può contare “sulla costante collaborazione del Dicastero per la Comunicazione” per diffondere non solo “il messaggio del Vangelo e la voce del Santo Padre”, ma anche le notizie sulla “vivace” Chiesa del Continente, “tutti i suoi successi”, così come “le sue sfide e il suo dolore”. Sono parole di vicinanza propositiva quelle che il Prefetto del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, Paolo Ruffini, rivolge in un messaggio ai membri delle Conferenze Episcopali dell’Africa Orientale (Amecea), in occasione della loro 19.esima Assemblea Plenaria.

Una riforma al servizio del Vangelo

L’incontro, di dieci giorni iniziato il 13 luglio ad Addis Abeba, in Etiopia, offre al neo capo Dicastero l’occasione di ricordare l’Assemblea speciale per l’Africa del Sinodo dei Vescovi del 1994, evento che ha, tra le altre cose, aperto la strada a investimenti significativi “nelle stazioni radio diocesane”. Una decisione “profetica”, “coraggiosa” e “lungimirante”, che ha anche favorito una stretta collaborazione “con la Radio Vaticana”. Tale sinergia, precisa il Prefetto, proseguirà nel contesto mutato della “riforma dei media vaticani”, che “sta iniziando a dare i suoi frutti”. Nel segno di una “crescente integrazione, collaborazione e coesione tra i mezzi di comunicazione della Santa Sede”, infatti, anche “la Radio Vaticana” è entrata a far parte di questo nuovo scenario, sollecitato “dal cambiamento del panorama dei media nel mondo”.

Attenzione ai Paesi con scarso accesso alle tecnologie digitali

L’attuale “convergenza dei media digitali”, un tema sul quale in più occasioni si è soffermato anche Papa Francesco, non deve, tuttavia, permettere un abbandono progressivo dei “Paesi con scarso accesso alle nuove tecnologie digitali”. “La riforma dei media vaticani – precisa Paolo Ruffini – non vuole trascurare né abbandonare tali Paesi, un numero significativo dei quali si trova in Africa. La Radio Vaticana continua a trasmettere su nuove piattaforme digitali, ma conserva anche le sue modalità di trasmissione tradizionali come le frequenze a onda corta per i Paesi che hanno ancora bisogno di questo servizio”.

Una luce di speranza e di pace per l’Africa

Il Prefetto del Dicastero per la Comunicazione rimarca, infine, la “meravigliosa” coincidenza tra l’incontro dell’Amecea ad Addis Abeba e la ritrovata volontà di Etiopia ed Eritrea di costruire la pace. In mezzo a tanti conflitti, come ricordato da Papa Francesco all’Angelus del primo luglio, il desiderio di dialogo tra i due Paesi del Corno d’Africa rappresenta “una luce di speranza” “per l’intero continente africano”.