Davide Dionisi - Città del Vaticano
A partire da domenica 1 dicembre, primo giorno d’Avvento, andrà in onda su Radio Vaticana alle 12.35, la terza edizione de “Il Vangelo dentro”, la rubrica che vedrà protagonisti 10 detenuti della Casa di reclusione di Rebibbia. L’approfondimento, della durata di circa sei minuti e trasmesso tutte le domeniche, la Vigilia e il giorno di Natale, prevede la lettura e il commento del Vangelo festivo in uno dei periodi forti dell’anno liturgico. L'iniziativa, promossa dal Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, sarà trasmessa dal carcere romano.
I fatti e gli incontri del Vangelo assumono una forza particolare dentro il carcere
“Il Vangelo dentro fa venire subito in mente il capitolo 25 di Matteo, là dove Gesù dice che saremo giudicati per come l’avremo riconosciuto e aiutato nell’affamato, nell’assetato ma anche nel carcerato” spiega Andrea Tornielli, Direttore editoriale del Dicastero per la Comunicazione. “I fatti e gli incontri del Vangelo assumono una forza particolare dentro il carcere, nella vita dei reclusi. Ricordo la commozione di qualche anno fa dentro un istituto di pena del Nord Italia, quando uno dei carcerati del reparto speciale, dopo aver ascoltato il Vangelo del Figliol Prodigo che ci parla dell’amore misericordioso del Padre in attesa del ritorno del figlio subito perdonato e abbracciato, reagì a quanto aveva appena ascoltato. Parlò della storia sua e di suo papà, del quale aveva sperperato tutte le sostanze mandandolo in fallimento. Ancora oggi – disse – non mi capacito: quando torno a casa in permesso lui a novant’anni è ancora lì ad aspettarmi e ad abbracciarmi, accogliente, nonostante ciò che io gli ho fatto. Una testimonianza di Vangelo dentro”.
Iniziativa che aiuta a riconoscere il Signore
L’equipe che partecipa al progetto è guidata dal gesuita Padre Matias Yunes “Secondo la mia esperienza, il Vangelo Dentro è una iniziativa che aiuta a riconoscere che il Signore viene e si fa carne soprattutto nelle realtà più difficile. Si tratta innanzitutto di un messaggio di speranza nella voce di coloro che aspettano la vera Vita e la vera Libertà”.
Esperienza che cambia il cuore
"Si manifesta quello che era un mio desiderio. Volevo che si potesse continuare l'esperienza degli anni passati" rivela la Direttrice della Casa di Reclusione romana, Nadia Cersosimo "L'impatto che ha avuo questo progetto è stato straordinario e si è concretizzato in un vero e proprio percorso di cambiamento del cuore. Non è importante quello che passa attraverso i microfoni, ma quanto ciò che avviene nei detenuti che hanno l'opportunità di potere avere una riflessione guidata su passi del Vangelo. Siamo certi che questo segnerà non l'inizio, ma la prosecuzione di un percorso che non si deve fermare solo alla preparazione del Natale, ma deve diventare una strada virtuosa di formazione" ha aggiunto
Ritorno alla fede attraverso la lettura delle Sacre Scritture
Le esperienze passate ci hanno detto che i ragazzi che hanno scelto di prendere parte a questo progetto hanno reagito ritornando alla fede, riscoprendo il valore del perdono. Chi ha fatto questo percorso ha dato prova di grande disponibilità e il loro entusiasmo è stato tale che hanno più volte chiesto di continuare. Colpiscono per la loro brutale sincerità, per il loro bisogno di certezze e di valori. Così come colpisce l’insistenza di custodire e amplificare le loro voci di sofferenza e di speranza.
I detenuti: "Francesco, il nostro Papa"
I nostri incontri finiscono sempre con una richiesta a Papa Francesco. “Il nostro Papa” ripetono. A lui chiedono di continuare il ruolo di guida nel mondo e che rimanga sempre più vicino ai carcerati. Ma chiedono soprattutto che il Papa parli per loro e chieda più umanità nell'amministrazione della giustizia, una migliore qualità della vita negli istituti di pena e la possibilità del reinserimento dopo la detenzione. Il Vangelo dentro rivela che il tempo del carcere può diventare tempo di fede e che la Chiesa ha un messaggio molto ampio ed è quello della liberazione dalla carcerazione che è contenuto nel Vangelo.