29 ottobre 2019

“Il cinema dei Papi”: il libro di Viganò sulla Filmoteca Vaticana

All’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, stamani la presentazione del volume di monsignore Dario Edoardo Viganò, vice cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze e della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, dedicato al rapporto Chiesa e cinema. Un saggio che intende onorare il 60.mo anniversario della fondazione della Filmoteca Vaticana, il prossimo 16 novembre

 

Benedetta Capelli – Città del Vaticano

 

Un lavoro di ricerca iniziato negli anni ’90, una passione spiccata per il cinema e la possibilità di accedere a documenti inediti della Filmoteca Vaticana, vero e proprio gioiello incastonato nel cuore di San Pietro. E’ il percorso di monsignore Dario Edoardo Viganò, vice cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze e della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, culminato nel libro “Il cinema dei Papi. Documenti inediti dalla Filmoteca Vaticana”, edito da Marietti. Stamani la presentazione all’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede alla quale ha preso parte il cardinale segretario di Stato vaticano, Pietro Parolin e il prefetto del Dicastero per la comunicazione, Paolo Ruffini. Un libro che intende anche celebrare i 60 anni dalla fondazione della Filmoteca, il 16 novembre 1959, grazie a Papa Giovanni XXIII.

 

Viganò: trovati documenti inediti sul rapporto Chiesa-cinema

Il volume di monsignore Viganò si snoda attraverso le figure di Pontefici che hanno segnato il rapporto tra il cinema e la Chiesa, a partire da Pio XII, “il più cinematografico dei Papi”: spiega a Vatican News, “non solo per gli interventi in materia ma anche per il film a cui prese parte Pastor Angelicus” del 1942. Nel volume c’è una parte dedicata a Giovanni XXIII che con la Lettera Apostolica Boni Pastor istituì la Filmoteca Vaticana. Un’analisi che si intreccia con l’approfondimento di due diversi atteggiamenti della Chiesa, “una doppia pedagogia”, tra ammonimento e incoraggiamento. “Questo libro – racconta Viganò – contiene documenti inediti trovati negli archivi della Segreteria di Stato e della Gendarmeria Vaticana come, ad esempio, un faldone con le note di carico e scarico delle bobine dei film dall’appartamento papale alla Gendarmeria. Questo ci dice che nel suo appartamento il Papa ha visto dei film e che prima della Filmoteca c’era un locale della Gendarmeria per conservare le pellicole”.

 

Intervista a Mons. Viganò

 

 

Parolin: la capacità profetica dei Papi per il cinema

“È un libro molto interessante – afferma a Vatican News il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano – perché attraverso la ricerca negli Archivi vaticani mette in luce il rapporto dei Papi, a partire da Pio XII, con i nuovi mezzi di comunicazione e soprattutto il cinema”. Pontefici dotati – spiega il porporato - di una capacità profetica perché si resero conto delle grandi opportunità per l’annuncio del Vangelo. Nella sua relazione, nel corso della presentazione del libro, il cardinale ha messo in luce “il dinamico ottimismo” dei Papi, la “vigile attenzione de Magistero Pontificio verso l’impetuosa e rapida trasformazione del contesto comunicativo”. Un’attenzione che sfociò nella nascita della Filmoteca Vaticana, “frutto al contempo dell’insistenza sulla necessità di promuovere una nuova «cultura cinematografica» nel mondo cattolico, ma anche della lungimiranza di Pio XII e Giovanni XXIII nel prevedere il poderoso sviluppo di una civiltà dell’immagine”.

 

Intervista al card. Parolin

 

 

Ruffini: custodire la memoria e non il rimpianto

“Le immagini formano la nostra identità- spiega il prefetto del Dicastero per la comunicazione, Paolo Ruffini – così un film forma la nostra identità, pertanto conservare le immagini significa preservare questa identità densa di futuro. Un compito che fa parte del ruolo dei comunicatori e del ruolo della Chiesa nella sua missione di comunicare”. Nell’intervento, il prefetto parlando del valore della memoria ha evidenziato che bisogna “custodire il fuoco e non le ceneri”, la passione e non il rimpianto. Pertanto valorizzare la Filmoteca Vaticana significa affrontare le sfide di oggi che il Dicastero per la comunicazione sta affrontando. Una di queste è la nascita dell’Archivio editoriale multimediale che ha il compito di gestire e realizzare il processo di archiviazione dei documenti editoriali di tutti i media ed enti che fanno parte del Dicastero quindi testi, audio e video.

 

Intervista a Paolo Ruffini

 

 

La Filmoteca Vaticana e i webdoc

Nel corso della presentazione è stato mostrato il trailer del WebDoc “Il cinema dei Papi. La Filmoteca Vaticana”, ispirato al libro di monsignore Viganò, che racconta l’istituzione attraverso testimonianze e reperti video. Si tratta di un percorso articolato in sei brevi episodi che il prossimo 16 novembre verrà pubblicato su www.vaticannews.va. Il ciclo è stato prodotto da Vatican Media e Officina della Comunicazione, nel quadro della collaborazione con il Dicastero della Comunicazione della Santa Sede. La Filmoteca Vaticana custodisce il materiale filmato sulla storia della Chiesa, a partire dal documento del 1896 che mostra Papa Leone XIII nei Giardini Vaticani. Nell’archivio sono stati catalogati circa 8mila titoli, su supporto acetato, magnetico, digitale, provenienti da donazioni. Oltre a documenti storici, si conserva il Fondo Joye, una raccolta di film risalenti ai primordi del cinema, tra cui L’inferno, del 1911; ci sono poi documentari di arte, cultura, attualità e film commerciali di valore artistico e tematico.