01 novembre 2024

Per una comunicazione costitutivamente sinodale

Gli ospiti e gli interventi dell'Assemblea Plenaria del Dicastero che si è svolta dal 28 al 30 ottobre 2024

L'Assemblea plenaria del Dicastero per la Comunicazione si è svolta in Vaticano dal 28 al 30 ottobre. Ha riunito i Membri e i Consultori del Dicastero, con il titolo “Per una comunicazione costitutivamente sinodale”. In linea con questo tema, le discussioni e le presentazioni si sono concentrate sull'ascolto, la partecipazione, la condivisione e la promozione della comunione.

La seconda giornata dell’Assemblea ha visto la partecipazione di alcuni ospiti, testimoni di un modelli virtuosi di comunicazione, che hanno portato le loro storie all’assemblea, fonti di ispirazione per nuove strade da percorrere per e con il Dicastero.

Solution Journalism e storytelling partecipativo 

Peter Rachada Monthienvichienchai, direttore esecutivo di LiCAS.news (Light of Catholics in Asia, Light for the Voiceless) e segretario generale di SIGNIS (Associazione cattolica mondiale per la comunicazione) ha presentato il lavoro di LiCAS.news. La loro missione è raccontare le storie di coloro che sono ai margini della società con empatia e rispetto, accendere i riflettori nell'oscurità degli svantaggiati e dei dimenticati e dare voce a chi non ha voce. LiCAS.news si propone di raccontare storie relative alle questioni sociali in Asia sulla base del Catholic Solutions Journalism. Monthienvichienchai ha sottolineato come, oltre ad affrontare situazioni critiche e a proporre possibili soluzioni, questo approccio fornisce anche una prospettiva sugli sforzi già compiuti per affrontare il problema in questione: ascoltare le sfide e le storie di coloro che hanno superato questi problemi, dare voce a chi non ha voce nella società e alimentare la speranza.

Dare voce a chi non ha voce è anche la missione dei londinesi On Our Radar, gruppo specializzato di giornalisti, registi, narratori digitali. Il co-direttore Chris Walter ha condiviso i loro successi nella narrazione partecipativa, nella co-produzione e nel giornalismo comunitario, realizzati attraverso la formazione e l'accompagnamento di persone ai margini della società per metterle in grado di raccontare le loro storie da sole, con le loro parole e i loro tempi, rivelando le realtà delle comunità inascoltate in tutto il mondo. Walter ha sottolineato che le comunità sono esperte della propria esperienza e che le storie più potenti vengono direttamente dalla fonte. 

Un'app per collegare i fedeli in India

Ospiti dall'India, coordinati da p. Stephen Alathara, vice segretario generale della Conferenza dei Vescovi Cattolici dell'India (CCBI), e da p. Cyril Joseph, direttore dei media dell'arcidiocesi di Bangalore, hanno presentato l'applicazione Catholic Connect, inaugurata all'inizio del 2024 dalla stessa CCBI; Si tratta di un'applicazione digitale che consente ai cattolici indiani di rimanere in contatto con la Chiesa in diversi modi. Nella presentazione i creatori hanno sottolineato l'importanza del networking nel mondo cattolico, mettendo in contatto le diocesi e le parrocchie con i fedeli, offrendo contenuti di ispirazione e guida, ma anche informazioni pratiche per le comunità locali e servizi utili, mostrando un esempio di come la comunicazione digitale possa servire virtuosamente le comunità locali.

Alfabetizzazione ai media e all’informazione

Il giorno seguente, 30 ottobre, due ospiti d’eccezione hanno sollecitato la riflessione dell’assemblea attraverso i loro interventi:

la professoressa emerita Divina Frau–Meigs, sociologa dei Media all’Università  Sorbonne Nouvelle di Parigi, con un intervento intitolato “Media and Information Literacy in the age of Artificial Intelligence” ha condotto una riflessione su come l'IA generativa sta cambiando il panorama dei media e dell'informazione e quanto l'alfabetizzazione ai media e all'informazione sia importante in un'epoca in cui l'IA generativa è in rapida evoluzione. Attraverso il suo modello “Butterfly” ha illustrato come l’alfabetizzazione digitale passi per 4 ambiti, come le 4 ali senza le quali una farfalla non riesce a volare: valori (difesa della libertà di espressione, della privacy, etc.), abilità (nel saper usare nuovi tool), abitudini (all’interpretazione dei dati, alla individuazione di contenuti ingannevoli) e competenze (nella conoscenza delle ricadute geopolitiche dell’AI, nella consapevolezza delle dinamiche di disinformazione).

È secondo queste linee che – ha detto la professoressa Frau–Meigs - potrebbe delinearsi in futuro il ruolo del Dicastero come garante e promotore di una comunicazione etica e consapevole.

Il potere della generosità

Infine, l’intervento di Chris Anderson, giornalista, e curatore di TED, la celebre organizzazione di talk e conferenze, prende il via da questa sua esperienza illuminante: quando nel 2006 decise di pubblicare alcuni talk, e queste sono diventate virali, si è reso conto del potere della generosità e della viralità messa al servizio delle “buone” idee. Anderson ha da allora messo a punto un meccanismo virtuoso, le “ideas worth spreading”: come anche nel suo libro “Infectuos Generosity”, Anderson parla del potere del “lasciar andare”, del non aver paura di condividere, perché la generosità, se diventa virale, può raggiungere milioni di persone.

Concludendo il suo intervento Anderson invita i presenti a non aver paura di raccontare la generosità, le buone azioni, la compassione, affinché queste storie, come virus possano contagiare le persone, instillare altre buone idee, innescare finalmente forme positive di influenza.