20 febbraio 2021

“Faith Communication in the Digital World” - Incontro inaugurale

Comincia oggi l'iniziativa di formazione per portare la fede sui media digitali

 

Oggi, sabato 20 febbraio 2021, ha inizio il progetto Faith Communication in the Digital World, al quale parteciperà un gruppo di 16 giovani comunicatori, provenienti dai seguenti paesi: Cambogia, Canada, Corea del Sud, Costa Rica, Filippine, Italia, Kenya, Messico, Peru, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti.

Questo progetto pilota del Dicastero per la Comunicazione, realizzato con un gruppo di giovani diversificato non solo per provenienza, ma anche per esperienze e competenze, vedrà il contributo di diversi esperti nella comunicazione digitale.

La sfida da affrontare sarà la questione di come la Chiesa può e deve essere presente online per rispondere adeguatamente ai bisogni spirituali delle persone, anche attraverso le piattaforme online. La crisi dovuta alla pandemia Covid-19 ha reso più urgente la necessità di apprendere un approccio comunicativo efficace e di garantire una presenza sui social media che possa testimoniare lo “stile” del Vangelo.

Al gruppo di giovani comunicatori saranno offerte lezioni e coaching individuale su argomenti specifici e sarà anche coinvolto in un confronto - insieme a esperti di fama internazionale e ad alcuni testimoni di eccezione del nostro tempo, che potranno essere di ispirazione per i nostri “young potentials” - sulle migliori pratiche per il corretto utilizzo degli strumenti digitali nella comunicazione della fede. L’obiettivo finale del progetto è quello di sviluppare una proposta di “buone pratiche” che indichi anche i problemi e le tematiche principali che gli utenti affrontano attualmente con internet. Grazie a questa esperienza concreta, ci auguriamo che i giovani comunicatori possano sviluppare competenze utili per il loro lavoro nelle organizzazioni e istituzioni cattoliche, nelle loro province ecclesiali locali e nelle congregazioni, in modo da essere in grado di servire al meglio la missione della Chiesa.

Gli incontri settimanali si terranno online. Il progetto prevede, tra l’altro, alcune settimane residenziali a Roma, che saranno programmate tenendo conto della situazione sanitaria dovuta alla pandemia.