Il quotidiano della Santa Sede che a fine del mese di marzo, a causa delle misure per il contenimento della pandemia, aveva dovuto sospendere la pubblicazione su carta, ritorna alla stampa con:
un nuovo formato, un nuovo sistema di stampa e una nuova impostazione
Il ritorno alla stampa, coincide con il nuovo progetto elaborato dalla redazione del giornale per rilanciare sia nella versione cartacea che in quella digitale, il più antico mezzo di comunicazione della Santa Sede. A quasi 160 anni di vita, L'Osservatore Romano nato nel luglio del 1861, torna su carta sia per gli abbonati che in edicola (a Roma e Milano) e nella Rete sull'onda dei numeri raggiunti in pochissimi mesi sul digitale grazie alla nuova App e alla Newsletter.
Il giornale avrà dimensioni più piccole: il nuovo formato (37,5x53 cm) permetterà al giornale di essere stampato digitalmente in tutto il mondo.
La logica della nuova impostazione è quella di una doppia integrazione: quella tra carta e digitale e quella tra L'Osservatore Romano e gli altri media vaticani, un'integrazione all'insegna dell'approfondimento e del taglio narrativo degli articoli.
Il cambio di grafica e la nuova promozione sul digitale coincide con la piena integrazione del quotidiano vaticano nel sistema dei media della Santa Sede: con Radio Vaticana che, oltre a curare in diverse lingue la tele-radiocronaca del Papa, trasmette radiogiornali, programmi informativi e di approfondimento, reportage, musica e podcast in 40 lingue ed è ascoltabile in tutto il mondo grazie al satellite, internet e alle onde corte. Con il portale Vatican News che pubblica quotidianamente notizie, interviste e video in 35 lingue, trasmette le dirette degli avvenimenti papali e informa, anche attraverso i social media, sull’attività del Papa, del Vaticano e della Chiesa nel mondo.
La nuova versione del quotidiano del Papa sarà disponibile sia su carta sia sul digitale (attraverso il sito ufficiale) grazie alla nuova App, scaricabile gratuitamente sia su AppStore che su PlayStore.
