Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano
Perché tutti, ancora oggi, “andiamo dietro” a Francesco di Assisi, come chiedeva anche frate Masseo, narra il libro dei Fioretti, al Poverello che non era “bello uomo del corpo”, né “di grande scienza”, né “nobile”? “La perenne attualità di Francesco sta tutta nella perenne novità del Vangelo” risponde monsignor Felice Accrocca, arcivescovo di Benevento, studioso di storia medievale nell’introduzione del suo libro “Francesco ieri e oggi. Vita e attualità del Santo di Assisi”, presentato stasera nella Sala Marconi di Palazzo Pio , in Vaticano.
Una raccolta di articoli de L’Osservatore Romano
Francesco, prosegue mons. Accrocca “è attuale proprio per il suo radicale evangelismo: nella sua esperienza – scrisse Yves Congar - si riflette l’assoluto del Vangelo della cristianità”. Il volume, edito dalla Libreria Editrice Vaticana, è stato presentato da Andrea Monda, direttore de L’Osservatore Romano e Paolo Rodari, giornalista di La Repubblica. Si tratta di una raccolta di articoli pubblicati su L’Osservatore Romano, che partendo dal magistero e dai gesti di Papa Francesco narrano la personalità storica e spirituale del Santo da cui egli ha preso il nome, Francesco d’Assisi, e la storia della famiglia religiosa che dalla sua esperienza prese origine.
Il san Francesco di Papa Francesco
La figura del Santo viene trattata andando al di là dell’aneddotico e del devozionale con particolare attenzione alla sua eccezionale personalità. Gli articoli sono ordinati secondo la cronologia della vita di Francesco e, al termine del percorso, vi è un’analisi della visione francescana di Papa Francesco. Monsignor Felice Accrocca, è stato docente nella facoltà di Storia e Beni culturali della Chiesa della Pontificia Università Gregoriana di Roma, è autore di volumi e saggi su Francesco e Chiara d’Assisi e sul francescanesimo medievale e ha coordinato la sezione delle agiografie nella terza edizione delle Fonti Francescane. Il 18 febbraio 2011 è stato nominato da Papa Francesco arcivescovo metropolita di Benevento.
Monda: in Francesco la forza dell’essenzialità
Il direttore de L’Osservatore Romano Andrea Monda, ha ricordato che gli articoli sono stati scritti in 15 anni, dal 2004 al 2018, in tre pontificati, ma la maggior parte in quello di Papa Francesco. “Cosa di san Francesco ha saputo inquietare e stupire da 800 anni non solo i cristiani?” si è chiesto Monda. Certo la perenne novità del Vangelo, ma anche la sua “forza dell’essenzialità. La gente è assetata di messaggi semplici, dell’essenzialità. Nel volto di Francesco vede quello di Cristo”. E come scrive Gilbert Chesterton, ha ricordato il direttore de L’Osservatore Romano “Tutto quello che san Benedetto da Norcia ha seminato, Francesco lo ha sparso sul mondo. E questo è applicabile anche a Papa Benedetto XVI e Papa Francesco”. Papa Bergoglio, ha concluso, è amato proprio per la radicalità con la quale presenta il Vangelo.
Mons. Accrocca: cerco di umanizzare la figura del Santo
Presentato come una persona che ama san Francesco e riesce a portarlo in maniera accessibile a tutti, monsignor Felice Accrocca, al microfono di Vatican News, sottolinea che il suo “è un tentativo di mediare i risultati della ricerca storica per un pubblico più vasto”. “Credo – prosegue - che il mio sia un tentativo di umanizzare la figura di Francesco. Quando un santo è messo troppo in alto, diventa come i libri nelle biblioteche: più stanno in alto, più non servono a nulla. Nel senso che lo neutralizziamo, diciamo lui è santo, inarrivabile. Invece restituire Francesco alla sua umanità, anche alla sua fragilità umana, serve a inquietarci, a metterci in discussione. Credo che la funzione della vita dei santi sia proprio questa, ossia continuare a inquietare le persone di ogni tempo”.