10 gennaio 2019

Il documentario “Segni” inaugura il Festival del cinema di Spello

Sulle orme del venerabile Carlo Acutis il film, realizzato da Officina della Comunicazione e dal Dicastero per la Comunicazione, racconta i più importanti miracoli eucaristici da Lanciano ai giorni nostri

Michele Raviart – Città del Vaticano

 

Il miracolo eucaristico di Lanciano e quelli avvenuti dagli anni '90 ad oggi in Argentina, Messico e Polonia sono al centro del documentario “Segni” del regista Matteo Ceccarelli. Prodotto da Officina della Comunicazione e dal Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede il filmato, già presentato lo scorso ottobre in Filmoteca vaticana, sarà protagonista della preapertura del Festival del cinema Città di Spello e dei Borghi umbri il prossimo 22 febbraio alle ore 21, il giorno prima dell’apertura ufficiale della manifestazione.

La proiezione sarà nella Domus Pacis di Assisi

L’evento speciale, che si svolgerà nella sala cinema della Domus Pacis di Assisi in collaborazione con i frati francescani e con il Comune, vedrà la partecipazione del regista, dei produttori Nicola Salvi e Elisabetta Sola e della famiglia di Carlo Acutis, il ragazzo ucciso da una leucemia a 15 anni nel 2006 e dichiarato venerabile da Papa Francesco nel 2018.

La devozione di Carlo Acutis per l’Eucaristia

Carlo, infatti, era particolarmente devoto a Gesù Eucaristia e aveva progettato una mostra sui miracoli eucaristici, composta da 150 pannelli ed esposta in ogni parte del mondo. La sua esperienza è stata fonte d’ispirazione per la realizzazione del documentario, che raccoglie testimonianze di fede e di scienza sulle miracolose trasformazioni di ostia consacrata in tessuto cardiaco umano.

Mons. Viganò: la testimonianza di Carlo esempio per i giovani

Carlo Acutis “amava il computer e i videogiochi, come tutti i giovani, ma metteva al primo posto l’amore per l’Eucaristia”, aveva spiegato mons. Dario E. Viganò, attuale assessore al Dicastero, alla presentazione del documentario. La sua testimonianza spiega ai giovani che “se volete essere protagonisti della vita delle Chiesa, non si può prescindere dall’Eucaristia”, perché in questo sacramento “viviamo la memoria di quello che saremo quando saremo faccia a faccia col Signore”.