26 February 2019

Nonna Rosa. La roccia delle Langhe da Cortemilia all’Argentina

Interverranno la coautrice, Orsola Appendino, e il nipote di Papa Francesco, José Ignazio Bergoglio

Città del Vaticano, 26 febbraio 2019 - Martedì 5 marzo alle ore 16.00, presso la Sala Marconi di Palazzo Pio, si terrà la presentazione del volume “Nonna Rosa. La roccia delle Langhe da Cortemilia all’Argentina”, giunto alla seconda edizione (2016) e dedicato alla nonna di Papa Francesco, figura centrale per la trasmissione della fede al nipote. Il testo, anche con ricchezza di materiale fotografico, ricostruisce la storia di questa donna coraggiosa che a 45 anni ha lasciato il suo Paese per ricominciare daccapo in Argentina con suo marito Giovanni e suo figlio Mario, il papà di Jorge Mario Bergoglio. Il testo è disponibile nelle librerie Benedetto XVI e Giovanni Paolo II della Libreria Editrice Vaticana.

Gli autori del volume, Orsola Appendino, che interverrà alla presentazione, e Giancarlo Libert, hanno scelto di devolvere il ricavato interamente a favore dell’associazione ‘Haciendo lío’, fondata nel 2015 dal nipote di Papa Francesco, José Ignazio Bergoglio. L’associazione si occupa di aiutare i poveri in Argentina e di offrire programmi per il reinserimento nel mondo lavorativo. José Ignazio Bergoglio e sua moglie Marina Muro, che si trovano a Roma, interverranno alla presentazione del testo che fra l’altro è dedicato alla sorella del Papa e madre di José Ignazio, Maria Elena.

“Ho ricevuto il primo annuncio cristiano proprio da questa donna, da mia nonna!”, aveva detto Papa Francesco alla Veglia di Pentecoste del 2013, a due mesi dalla sua elezione al soglio pontificio. Ma già l’aveva ricordata fin dalla Messa della Domenica delle Palme. Diverse volte ha fatto riferimento a sua nonna il Papa che nel breviario conserva il suo ‘testamento’, i pensieri che nonna Rosa ha voluto lasciare ai suoi nipoti:

“Che questi miei nipoti, ai quali ho dato il meglio del mio cuore, abbiano una vita lunga e felice, ma se in qualche giorno il dolore, la malattia, o la perdita di una persona amata li riempia di sconforto, ricordino che un sospiro al Tabernacolo, dove c’è il martire più grande e augusto, e uno sguardo a Maria ai piedi della croce, possono far cadere una goccia di balsamo sopra le ferite più profonde e dolorose”.