Lettera al sac. Jean Bernard, presidente OCIC

Pontificia Commissione per il Cinema la Radio e la televisione, 15 marzo 1963

 

Quel che si propone il Segretariato Latino-Americano dell'Ufficio Cattolico Internazionale del Cinema (OCIC) organizzando dal 29 marzo al 6 aprile di quest'anno, dopo un periodo di congrua preparazione, il primo Seminario aperto ai responsabili dell'apostolato cinematografico dei vari paesi di cotesto continente, corrisponde ad una viva e costante sollecitudine della Santa Sede, perché si tratta di un argomento di grande importanza per lo sviluppo della cultura cristiana e per la formazione della coscienza morale del popolo, ed in particolare della gioventù.

[...] La Chiesa non si nasconde – come risulta chiaramente dai numerosi documenti dei Sommi Pontefici, ed anche dal recente dibattito in sede di Concilio Ecumenico Vaticano II – la complessità dei problemi che il cinema suscita in tutti gli onesti, ed in particolare in tutti i figli della Chiesa; ma la vastità del lavoro da compiere «se ha forse – secondo quanto rivelava Pio XII – di che impaurire e scoraggiare i pusillanimi, vale, invece, ad infiammare sempre più l'ardore delle anime generose»1. Pertanto la Santa Sede non cessa di incoraggiare, come una delle più urgenti e meritorie forme di apostolato, la zelante opera svolta da quanti collaborano con lo stesso OCIC e con gli Uffici Nazionali del cinema, costituiti, sostenuti e guidati dall'Episcopato.

Questa Pontificia Commissione vede perciò con particolare compiacimento che il programma del Seminario comprende l'esame di tutte le principali questioni pertinenti allo sviluppo dell' apostolato del cinema, soffermandosi in modo particolare sul compito e sulla struttura degli Uffici Nazionali, sui criteri e metodi delle classifiche morali, sullo sviluppo della cultura cinematografica cristiana e sulle particolari opere educative, sulla collaborazione col mondo professionale e con le competenti autorità dello Stato, sull'incremento delle sale cinematografiche cattoliche e, infine, sull'uso del cinema come sussidio dell' azione pastorale e missionaria della Chiesa.

L'interdipendenza che, infatti, esiste tra i vari settori dell'apostolato cinematografico impone che non si perdano di vista tutti questi fattori; tuttavia, ad assicurare efficienza e concretezza al lavoro ed alle comuni iniziative, occorre tener conto delle disponibilità di persone e di mezzi, e non esitare a concentrarsi sulle più urgenti, in attesa che una progressiva opera di formazione fornisca per l'avvenire nuove possibilità di azione [...].

 

1 Pio XII, Discorso «Sommamente gradita» (1942).

 

 

Fonte: Archivio della Pontificia Commissione delle Comunicazioni Sociali.