Lettera a mons. Paolo Gúrpide Beope

Pontificia Commissione per il Cinema la Radio e la televisione, 1° ottobre 1956

 

Con vivo interesse ho appreso la notizia che, col favore di vostra eccellenza, in questo mese di ottobre si terrà a Bilbao il primo Convegno nazionale dei Cine-club.

Questa lodevole iniziativa, promossa dalla Commissione diocesana cinematografica di Bilbao, con lo scopo apostolico di diffondere sempre più e rendere più efficace l'importante attività dell'educazione cinematografica cristiana, scopo appunto cui devono tendere i Cine-club sotto la guida della sacra gerarchia, corrisponde in pieno al desiderio, in più occasioni manifestato, della Santa Sede, che venga migliorata la formazione morale e culturale degli spettatori, sì da metterli in condizione di meglio approfittare dei vantaggi dello schermo e di difendersi dai suoi pericoli.

«Tornerà forse a disdoro della nostra età che molti, massime se debolmente formati nell'animo, si lasciano indurre a dare una determinata condotta alla loro vita privata e pubblica dalle finzioni artistiche e dalle vane ombre di uno schermo; tuttavia questo fatto non cessa di essere importante e degno di considerazione con una serietà proporzionata agli effetti».1

Perciò, con una serietà proporzionata all'alto valore dei beni spirituali che sono in giuoco, i partecipanti al convegno studieranno come avvalorare l'attività educativa dei loro circoli di studio cinematografici, affinché l'apporto del film sia sempre, o integrato, o corretto, da parte dello spettatore con un maturo giudizio e una vivace sensibilità cristiana.

 

1 Pio XII, Esortazioni apostoliche «Il film ideale» (1955), n. 50.

 

Fonte: Archivio della Pontificia Commissione per il Cinema, la Radio e la Televisione.