Discorso del Santo Padre Pio XII ad alcuni giornalisti americani: «Gentlemen of the Press»

15 aprile 1957

 

[...] Più di una volta abbiamo avuto occasione di rivolgerci alla stampa, ma oggi lo facciamo molto brevemente. Voi comprendete la grave responsabilità che incombe su voi. Siatene consapevoli quando scrivete. Avete i vostri principi etici, degni di una nobile arte; dovete convenire che esiste una mala stampa che disprezza tali norme. Apportate il peso della vostra onorata lealtà e del vostro saldo esempio per arginare il danno che essa può fare. La calunnia e Io scandalo quanto rapidamente si diffondono! Un bisbiglio forse innocuo, magari infondato, viene ingigantito; e quale danno può arrecare nella vita familiare, degli individui e delle nazioni! Un colpo giornalistico non ripaga il profondo senso di vergogna di chi se ne rende colpevole.

Il vostro compito non è facile, e precisamente perché il genuino servizio che potete offrire alla società è inestimabile. Fa orrore l'ondata di errori e di principi immorali diffusi dai mezzi di comunicazione odierni. Noi preghiamo affinché Dio rafforzi voi e l'impegno preso di compiere la vostra alta vocazione, sicché sempre vigili sui vostri obblighi verso migliaia e milioni di persone che possono essere influenzate dai vostri scritti, possiate dare ad esse sempre e soltanto la verità, per quanto la vostra seria ricerca possa raggiungerla.

[...] Occorre moltiplicare la stampa cattolica in tutte le sue forme e preoccuparsi delle tecniche moderne di diffusione e di cultura, perché è nota l'importanza, ai nostri giorni, di una pubblica opinione formata ed illuminata [...]. Per far fronte a queste esigenze i Pastori di anime hanno bisogno, non solo di più grandi mezzi, ma anche e specialmente di collaboratori preparati a questi ministeri, che si presentano tanto più difficili quanto più debbono adattarsi alle varie categorie sociali [...].

 

FonteDiscorsi e radiomessaggi di Pio XII, 19 (1957-'58), p. 87.