Discorso del Santo Padre Pio XI ai membri dell'OCIC

23 aprile 1934

 

L'opera dei cattolici in questo campo è ai nostri giorni necessaria, indispensabile. Quella del cinematografo è una grave questione. Il Papa la conosce appieno, ed ha seguito i diversi tentativi fatti qua e là per risolverlo. Ha dato il suo appoggio, la sua approvazione, e questi non mancheranno anche in avvenire.

È vero che i tempi non sono i più propizi, perché l'opera del cinematografo richiede mezzi materiali, e noi siamo in tempi di crisi. Non già che manchi il danaro: il danaro c'è; ciò che manca forse è la sua equa distribuzione. Del resto, se tutti concorressero a tale opera, anche i meno danarosi, si potrebbe far molto. È necessario perciò destare le buone volontà, specialmente degli abbienti, perché si crei un'attività cattolica anche in questo campo.

È necessaria in questo campo l'unione degli sforzi. Non l'unificazione, che sarebbe piuttosto un danno; ma la coordinazione, l'unione di tutti gli sforzi: in tutto, sovra tutto, attraverso tutto, a qualsiasi prezzo, la stretta unione; poiché ognuno pensa che il migliore sia il bene da lui voluto. Ma se in ogni cosa questa unione è necessaria, essa è indispensabile in quest'opera per il cinema onesto, morale: che richiede una così grande somma di sforzi.

 

FonteRivista del Cinematografo, 1934, n. 4.